BIOGRAFIA

QUANDO C'È FRETTA NEL REALIZZARE NON SI REALIZZA

Romano Rocchi, in arte Ro, nasce a Teramo il 28 ottobre del 1942 e si diploma al Liceo Artistico di Castelli nel 1963.

Dall’età di 14 anni si dedica con passione al teatro, realizzando con un gruppo di amici una versione umoristica de’ “I Promessi Sposi”, nei quali impersona il ruolo di Gertrude. Da qui si svilupperà la compagnia del Teatro Sperimentale di Teramo.

Nel frattempo si dedica alla pittura, esponendo in personali e collettive in Europa e in America nel settore dell’Enviromental Art. Conosce Aldo Braibanti, amico di Pasolini e Bussotti, che lo chiama come aiuto-regista per l’opera “Virulenzia”. Dopo la rinuncia di Braibanti alla realizzazione dell’opera per mancanza di fondi, si reca a Londra, dove lavora per un anno come bozzettista, mentre approfondisce autonomamente gli studi di teatro, rimanendo legato alla compagnia teramana. Dal 1971, mentre disegna la scenografia e cura la regia per “L’uccello di Dio” di Sebastiano Vassalli, si definisce la sua vocazione artistica primaria di mimo e decide di dedicarsi esclusivamente a quest’arte.

Dopo un periodo di collaborazione con il gruppo del Beat 72, conosciuto al debutto dello spettacolo teatrale d’impronta dadaista “Vuoi giocare ai cannibali?”, dai Manifesti Cannibal di Picabia, s’impegna nella rappresentazione corporea della musica contemporanea accanto ad Antonello Neri e fonda la compagnia “La Giostra”, con sede al “Cielo” di Roma. Frequenta in quel periodo gli artisti più creativi e originali che animano la Capitale negli Anni Settanta, dai compositori Scelsi ed Evangelisti fino ai Solisti di Roma di Massimo Coen e al gruppo “Musica Insieme” di Lanzillotta. Teorizza e mette in pratica l’uso del corpo come strumento musicale all’interno della partitura. Con Neri e Musati fonda il gruppo TRE di musica, poesia, teatro e cinema, laboratorio multidisciplinare, al quale si uniranno in seguito anche Renato Mambo, Luigi Cinque e Patrizia Bettini. Lavora ancora con Zosi, Battistelli, Bobo Show e Donald Garret. Di questo periodo è lo spettacolo “Mimus”, che viene rappresentato la prima volta al “Music In”, locale caratterizzato dalla forte componente jazz, che si affermava in quegli anni in Italia ad opera di Pignatelli.

Negli Anni Ottanta si reca a New York, per rappresentare “Mimus” in una rassegna intitolata “L’Altra Italia” al Teatro “La Mama” di Helen Stewart.

Al rientro in Italia conosce Tommaso Binga, alias Bianca Menna, moglie del critico d’arte e teorico dell’astrattismo Filiberto Menna, e realizza per lei un corso di mimo per poeti al Lavatoio Contumaciale. Nasce così il gruppo dell’Avanpoesia – la poesia giocosa –  con Vito Riviello, Tommaso Binga e Giorgio Weiss; con loro partecipa a numerosi festival di poesia.